SCALEA. SINDACO ALL’ASP: “POLIAMBULATORIO DIVENTI PRONTO SOCCORSO H24”

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Il Sindaco di Scalea Giacomo Perrotta ha inoltrato formale richiesta di incontro al Direttore Generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza per chiedere che il Poliambulatorio cittadino possa diventare sede di un Pronto soccorso h24.

Considerata la condizione regionale, lontana da una svolta come più volte annunciato, si chiederà che la struttura di Località Petrosa venga utilizzata nella sua interezza soprattutto con una sede di Pronto Soccorso al servizio della popolazione dell’area nord dell’alto Tirreno cosentino.

LA NOTA INTEGRALE

“In data odierna, il Sindaco di Scalea, Giacomo Perrotta, ha inoltrato formale richiesta di incontro al Direttore Generale ASP per il Poliambulatorio di Scalea.

La questione del Poliambulatorio di Scalea è stato uno dei primi temi l’amministrazione comunale in carica ha dovuto affrontare quando, poco dopo l’insediamento, era stata paventata la chiusura della struttura e, soprattutto, dei servizi neuropsichiatria infantile.

Fin da subito, eravamo agli inizi del 2021, scongiurare quella decisione con commissario dell’Asp di Cosenza dottor e l’apertura per garantire la continuità delle prestazioni offerte dal poliambulatorio di Scalea.
In quella sede, alla presenza dei sindaci del comprensorio, si fece quadrato non solo sul poliambulatorio di Scalea ma anche sulle sorti dell’ospedale di Praia a Mare per costituire nell’area nord del distretto sanitario tirreno la costituzione di un polo sanitario di  frontiera che comprenda.

Già nel maggio del 2021 vennero affidati i lavori urgenti di messa in sicurezza del Poliambulatorio di Scalea per un valore di 532.440 euro ed oggi, considerata la condizione generale della sanità regionale, lontana da una svolta come più volte annunciato, è il momento di pretendere, tutti nella sua interezza soprattutto con una popolazione dell’area nord dell’alto Tirreno accessibilità.

Pertanto il Sindaco ha avanzato richiesta di formale incontro per affrontare questa necessità non più rinviabile nell’interesse collettivo e delle fasce deboli della popolazione.”

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