Santa Maria del Cedro. Giovedi 3 luglio Presentazione ufficiale dell’ATS “Biofiliere dell’Alto Tirreno Cosentino”

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Giovedì 3 luglio, alle 18.00, a Palazzo Marino di Santa Maria del Cedro — sede del GAL Riviera dei Cedri — sarà presentata “Biofiliere dell’Alto Tirreno Cosentino”, un’associazione Temporanea di Scopo promossa da Baticòs e appena riconosciuta Distretto del Cibo.

Interverranno Mascia Marini, segretaria generale di Baticòs; Angelo Barone, presidente della Consulta Nazionale Distretti del Cibo e Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì. Seguiranno i contributi dei partner del Distretto e l’approfondimento tecnico di Mariano Serratore, direttore di ICEA. Le conclusioni saranno affidate a Fulvia Caligiuri, direttore generale di ARSAC.

LA NOTA INTEGRALE

Giovedì 3 luglio, alle 18.00, Palazzo Marino di Santa Maria del Cedro — sede del GAL Riviera dei Cedri — ospiterà la presentazione di “Biofiliere dellAlto Tirreno Cosentino”, Associazione Temporanea di Scopo promossa da Baticòs e appena riconosciuta Distretto del Cibo. L’appuntamento segna il passaggio dall’idea al cantiere operativo di un progetto maturato in anni di confronto tra enti locali, imprese agricole, terzo settore e mondo della ricerca.

Il filo conduttore della serata, moderata dalla giornalista Fabrizia Arcuri, sarà la domanda «Che cos’è un Distretto del Cibo?». Dopo il saluto del sindaco della cittadina tirrenica e presidente del GAL Ugo Vetere, interverranno Mascia Marini, segretaria generale di Baticòs e capofila dell’ATS; Angelo Barone, presidente della Consulta Nazionale Distretti del Cibo (in collegamento remoto); Fausto Jori, amministratore delegato di NaturaSì. Seguiranno i contributi dei partner del Distretto, l’approfondimento tecnico di Mariano Serratore, direttore di ICEA, e le conclusioni affidate a Fulvia Caligiuri, direttrice generale di ARSAC.

Frutto di un processo partecipato e di un solido piano strategico condiviso, volto a promuovere un modello di sviluppo agroecologico, territoriale e comunitario, il partenariato dell’ATS riunisce amministrazioni comunali, aziende agricole biologiche certificate, imprese in riconversione ecologica, cooperative, associazioni culturali, centri studi, organizzazioni professionali e realtà del terzo settore. La struttura del Distretto apre l’accesso a fondi e bandi specifici, favorisce l’aggregazione e il mutualismo fra imprese e si propone come piattaforma innovativa.

Le Biofiliere incarnano un modello di sviluppo rurale che parte dal cibo, inteso non solo come produzione, ma come cultura, economia e cura del paesaggio e della comunità. Con il riconoscimento ministeriale, la rete potrà intercettare risorse dedicate, sostenere la transizione ecologica delle aziende, generare nuova occupazione per giovani e donne e contribuire a contrastare lo spopolamento delle aree interne.

 

 

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