Lunedì 5 maggio è in programma una manifestazione pubblica promossa dal Comitato di Lotta per l’Ospedale di Sapri, contro la soppressione del punto nascita dell’ospedale “Immacolata” di Sapri, in provincia di Salerno.
In prima linea cittadini, sindaci, associazioni, sindacati e operatori sanitari. L’iniziativa, dichiarata pacifica dagli organizzatori, prenderà il via alle ore 8 in Piazza San Giovanni.
Alle 9.30 partirà un corteo che attraverserà le vie principali della cittadina per poi fare ritorno a mezzogiorno sempre in Piazza San Giovanni dove si terrà un dibattito pubblico. L’obiettivo è fermare la chiusura del punto nascita.
“Dal 1979 – spiega il Comitato – le popolazioni del Golfo di Policastro vivono con il timore che l’ospedale venga chiuso. Oggi si paventa la fine del punto nascita, costringendo le gestanti a spostarsi verso strutture fuori regione, come Lagonegro o Vallo della Lucania, mettendo a rischio la salute di madri e neonati”. Secondo i promotori, la chiusura colpirebbe un bacino d’utenza di circa 45.000 residenti, che si raddoppia durante la stagione estiva e comprende anche territori lucani e calabresi, tra cui Maratea e Praia a Mare.
“Non possiamo più accettare che venga calpestato un diritto costituzionale come quello alla salute – sottolinea il Comitato in una nota – solo perché si vive in una zona periferica. Serve un piano di rilancio per l’intero presidio ospedaliero, non lo smantellamento”. Alla manifestazione è prevista la presenza di tutti i sindaci del Distretto Sanitario 71, da Camerota a Sapri, e di rappresentanti istituzionali.
Il Comitato annuncia che da lunedì 5 maggio inizierà una vertenza che andrà oltre il punto nascita e riguarderà la tutela e il rilancio dell’intero ospedale.