Il deputato calabrese di Forza Italia Andrea Gentile ha ricevuto a Roma una delegazione istituzionale del comune di Grisolia guidata dal vicesindaco Giuseppe Bellusci, con i consiglieri comunali Carmine Perrotta e Giovanni Servidio, e l’architetto Antonio Capalbo.
Oggetto dell’incontro l’ambizioso progetto del “Ponte che unisce”, che collegherà i Comuni di Grisolia e Maierà con un ponte tibetano lungo 1162 metri. «E’ doveroso – ha detto Gentile – che le istituzioni si adoperino ad ogni livello affinché l’opera trovi prima possibile concreta ed effettiva realizzazione».
LA NOTA INTEGRALE
Prosegue la campagna di ascolto e confronto dell’On. Andrea Gentile sul territorio del Tirreno cosentino. Ieri pomeriggio, alla Camera dei Deputati, il parlamentare calabrese di Forza Italia ha ricevuto una delegazione istituzionale guidata dal vicesindaco di Grisolia Giuseppe Bellusci, con i consiglieri comunali Carmine Perrotta e Giovanni Servidio, e l’architetto Antonio Capalbo.
Oggetto dell’incontro, l’ambizioso progetto del “Ponte che unisce”, che collegherà i Comuni di Grisolia e Maierà con un ponte tibetano lungo 1162 metri – destinato a diventare il più grande al mondo – il cui finanziamento stimatoin circa 8,5 milioni di euro potrebbe trovare concreta individuazione da fondi regionali ed europei.
«Un’infrastruttura simbolica – ha dichiarato l’On. Gentile – che rappresenta un modello di sviluppo, coesione e visione strategica per l’intero Alto Tirreno cosentino. Il ponte non collegherà solo due comunità: sarà un’opera iconica che valorizzerà il patrimonio naturalistico e culturale, promuoverà il turismo e stimolerà nuove sinergie tra territori».
«L’opera, già in fase avanzata – sottolinea l’On. Gentile – ha ricevuto il via libera formale dalle due Amministrazioni comunali di Grisolia (Sindaco Saverio Bellusci) e Maierà (Sindaco Ivano Russo), che ne hanno dichiarato la pubblica utilità, l’urgenza e l’indifferibilità».
«Le infrastrutture sono il cuore pulsante di ogni progetto di crescita. Ed è proprio dalla conurbazione tra Comuni, dalla messa in rete delle risorse locali, che può nascere una nuova stagione per il nostro territorio. Il “Ponte che unisce” si candida così a diventare non solo un’attrazione di rilievo internazionale, ma anche un simbolo della Calabria che guarda avanti. E’ doveroso che le istituzioni si adoperino ad ogni livello affinché lo stesso trovi prima possibile concreta ed effettiva realizzazione», ha concluso Gentile.