Cetraro. Emanuela Matta eletta presidente del Consiglio comunale

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Istituzioni presenti a Cetraro per la prima seduta del nuovo Consiglio comunale riunitosi oggi pomeriggio.

Nella gremita sala consiliare “Don Russo” c’erano il consigliere regionale Sabrina Mannarino, i sindaci di Paola (Roberto Perrotta), Santa Maria del Cedro (Ugo Vetere), San Lucido (Cosimo De Tommaso) e Bonifati (FRancesco Grosso) ed i rappresentanti dei comuni di Sangineto, Scalea e San Nicola Arcella.

Emanuela Matta è stata eletta presidente del Consiglio con 9 voti favorevoli e quattro contrari, prima donna nella storia di Cetraro a ricoprire questo ruolo.

Il sindaco, Giuseppe Aieta, oltre ava avre ufficializzato la giunta, poche ore prima dell’assise aveva assegnato deleghe speciali a tre consiglieri comunali: Ambiente a Massimiliano Vaccaro, Politiche dell’infanzia e giovanili a Ilaria Tundis, tutela del Centro Storico a Maurizio Iozzi.

A poche ore dal consiglio comunale, il gruppo di minoranza “Cetraro nel cuore” ha diffuso una nota delusa dalla mancata elezione di un membro dell’opposizione come presidente dell’assise.

NOTA INTEGRALE

In un momento così delicato e cruciale per il futuro di Cetraro, avvertiamo la necessità di esprimere una profonda preoccupazione per la direzione intrapresa dall’attuale amministrazione comunale sin dal suo insediamento. Ci saremmo attesi, in questa fase, un segnale più chiaro di apertura e dialogo.
Il Consiglio Comunale d’insediamento, anziché rappresentare un’opportunità di rinnovamento e unità, ha purtroppo mostrato un approccio politico che fatica a cogliere l’importanza della condivisione istituzionale. L’occasione di costruire un autentico percorso collaborativo, a partire dalla cruciale nomina del Presidente del Consiglio Comunale, è stata a nostro avviso sottovalutata.
La presidenza del Consiglio, per la sua stessa essenza, dovrebbe incarnare terzietà, equilibrio e garanzia per tutte le forze politiche, maggioranza e minoranza. Ebbene, pur esprimendo la nostra personale stima per la figura del neo-eletto Presidente, la decisione di procedere con una scelta unilaterale, senza un confronto preventivo e calpestando ogni logica di ricerca di una figura super partes, ha rivelato un’impostazione che privilegia la logica dei numeri a scapito della costruzione di un consenso più ampio. Ci dispiace profondamente che non sia stato possibile un confronto sereno e approfondito sulla nostra proposta, che mirava proprio a rafforzare il ruolo di garanzia della Presidenza e a dare un segnale positivo a tutta la comunità.
Avevamo offerto la piena disponibilità a collaborare in questa fase di drammatica crisi che attanaglia la nostra Cetraro. Crisi economica, disagi sociali diffusi e una sfiducia crescente che mina il tessuto civico richiederebbero unità, ascolto attivo e un profondo senso di responsabilità istituzionale. La nostra mano tesa, tuttavia, è stata colpevolmente respinta.
Ci saremmo aspettati un segnale di maturità politica e istituzionale, un gesto distensivo che potesse gettare le basi per una governance inclusiva. Invece, ciò che abbiamo percepito è stato un atteggiamento di chiusura che non giova alla democrazia partecipativa.
“Cetraro nel Cuore” continuerà, con la doverosa intransigenza che il nostro ruolo di opposizione impone, a esercitare la propria funzione con integrità, trasparenza e spirito propositivo. Ma è nostro preciso dovere politico e morale denunciare, fin da subito, una linea politica che rischia di essere chiusa, divisiva e ostile a qualsiasi logica di collaborazione. Una linea che rischia seriamente di isolare le istituzioni dai cittadini e di trasformare questa legislatura in un’imperdonabile occasione mancata per l’intera collettività cetrarese.
foto Cetraroinrete.it

 

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