La Polizia penitenziaria ha sequestrato cinque telefoni cellulari, numerosi cavetti Usb, caricabatterie, armi create rudimentalmente e altri strumenti atti ad offendere nella Casa circondariale di Paola nel corso di una vasta perquisizione straordinaria alla quale hanno partecipato oltre 60 agenti.
A renderlo noto sono stati i vertici regionale e nazionale del sindacato di Polizia Penitenziaria SAPPE che, in una nota, hanno espresso apprezzamento per il lavoro dei colleghi.
LE DICHIARAZIONI DEL SAPPE – DURANTE CICCONE
Un duro colpo inferto alla criminalità e un segnale forte lo Stato non arretra.
L’operazione è stata resa possibile anche grazie all’importante ausilio di personale di Polizia penitenziaria proveniente da altri istituti, che ha affiancato con competenza e determinazione i colleghi di Paola in questa attività.
L’operazione è stata resa possibile anche grazie all’importante ausilio di personale di Polizia penitenziaria proveniente da altri istituti, che ha affiancato con competenza e determinazione i colleghi di Paola in questa attività.
Esprimiamo apprezzamento e gratitudine ai colleghi per l’eccellente lavoro svolto. Nonostante la carenza d’organico, la Polizia penitenziaria continua a garantire ordine, sicurezza e legalità.
È necessario incrementare l’organico al più presto, perché non si può continuare a garantire sicurezza in queste condizioni, servono rinforzi subito.
È necessario incrementare l’organico al più presto, perché non si può continuare a garantire sicurezza in queste condizioni, servono rinforzi subito.