Tiene banco in Calabria, ormai da tempo, la vicenda che riguarda la stabilizzazione dei lavoratori che fanno ancora parte del bacino dei Tirocini di inclusione sociale – ex percettori di mobilità in deroga in servizio presso i nostri Comuni e ormai diventati imprescindibili per l’erogazione di importanti servizi ai cittadini e alle comunità in cui operano.
Ho taciuto e atteso invano che anche l’Amministrazione Comunale di Diamante prendesse posizione sulla vicenda esprimendo una posizione chiara, pubblica e ufficiale, esprimendo parole chiare, mostrando comprensione e dialogo verso persone che vivono da più di un decennio una situazione di precarietà ingiusta e ai limiti del paradossale.
Oggi l’Assessore Regionale al Lavoro Giovanni Calabrese ha annunciato la firma, da parte del Dirigente generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria, del Decreto N.7135 del 16 Maggio 2025 con cui si stabilisce per i lavoratori over 60 “di istituire e riconoscere, nei limiti delle risorse disponibili, una misura che preveda il riconoscimento di un sostegno economico 631,00 euro mensili, fino al raggiungimento dell’età pensionabile, per i soggetti facenti ancora parte del bacino dei Tirocini di inclusione sociale – di riferimento alla Dgr 538-2024 – nati tra il 1958 ed il 31 dicembre 1965 e inseriti nell’elenco approvato con decreto dirigenziale 717 del 21/01/2025.
L’Assessore calabrese ha inoltre annunciato che “si prevede di aumentare il contributo regionale di stabilizzazione fino a 40.000 euro per singolo lavoratore under 60 e di spalmare il contributo su più annualità fino al 2029” consentendo l’assunzione dei tirocinanti in qualità di lavoratori sovrannumerari al piano di fabbisogno del personale e liberando tali assunzioni dai vincoli di bilancio previsti dalla vigente normativa.
Ora non posso più tacere e non possono più tacere il Sindaco Ordine e la sua Amministrazione Comunale. E’ ora di prendere una posizione e di comunicarla ufficialmente ai lavoratori in servizio presso il nostro Comune, è ora di dare risposte concrete a donne e uomini che meritano rispetto, chiarezza e serenità.
A volte, presi dal susseguirsi di norme e di decreti che li riguardano, lo dimentichiamo ma i tirocinanti non sono numeri, i tirocinanti sono esseri umani, vite, famiglie che chiedono certezze e dignità. Nessuno può più tacere.
È quanto rende noto il consigliere comunale di minoranza, Antonio Cauteruccio.