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Lo scorso weekend si è tenuta a Scalea la nona edizione del Laos Fest. Vicoli, cortili e piazze del centro storico si sono trasformati in palcoscenici a cielo aperto, ospitando 10 artisti distribuiti su tre location diverse. Suggestiva, in particolare, la proiezione di light mapping sul Palazzo Spinelli.
LA NOTA INTEGRALE
La nona edizione del Laos Fest si è conclusa lasciando dietro di sé un’ondata di entusiasmo, sorrisi e musica che ha animato per tre giorni il centro storico di Scalea (CS). Dal 1 al 3 agosto, vicoli, cortili e piazze si sono trasformati in palcoscenici a cielo aperto, ospitando 10 artisti distribuiti su 3 location diverse: un viaggio sonoro e culturale che ha attraversato tutta la parte alta del borgo.

Il Laos Fest ha confermato ancora una volta la sua vocazione indipendente e inclusiva, registrando piazze piene e pubblico partecipe sin dal primo giorno. L’edizione 2025 ha saputo unire stili diversi – dalla musica elettronica al cantautorato, dalla stand-up comedy alle sonorità più sperimentali – in una cornice suggestiva e accogliente, dove ogni angolo ha raccontato una storia.
Gli artisti coinvolti hanno risposto con entusiasmo, portando con sé un pubblico affezionato e trasversale che ha reso il festival un punto d’incontro tra generazioni, stili e comunità artistiche. Un valore aggiunto che ha dato ulteriore forza all’identità collettiva del Laos Fest.

L’atmosfera è stata quella delle grandi occasioni: energia positiva, contaminazioni artistiche e tanta voglia di ritrovarsi in un luogo autentico. Il centro storico si è confermato protagonista assoluto, riempiendosi di vita e diventando teatro di un’esperienza condivisa, immersiva e vibrante.
Suggestiva anche la proiezione di light mapping sul Palazzo Spinelli, che ha esaltato la bellezza architettonica del luogo, trasformandolo in un’installazione visiva capace di emozionare e valorizzare ulteriormente il patrimonio storico di Scalea.

Gli organizzatori si dicono profondamente soddisfatti del risultato, sia in termini di partecipazione che di qualità artistica e logistica. “Un sentito ringraziamento va a tutte le attività commerciali, culturali e all’amministrazione comunale che hanno creduto e investito nel progetto, contribuendo a renderlo possibile con entusiasmo e visione condivisa”. Grande attenzione è stata riservata alla sostenibilità, all’accessibilità e alla valorizzazione delle eccellenze locali, anche attraverso l’area food & drink curata da realtà del territorio.

Lo sguardo è già rivolto alla decima edizione, che nel 2026 segnerà un traguardo importante: l’anniversario del festival. Una data simbolica che sarà celebrata con un’edizione speciale, ancora più ricca e ambiziosa, per continuare a fare del Laos Fest un punto di riferimento per la cultura indipendente in Calabria e non solo.



