La Corte di Appello di Catanzaro, seconda sezione civile, ha condannato il comune di Tortora al pagamento di spese processuali per circa 80 mila euro più spese accessorie al termine del procedimento civile scaturito dal processo penale per le morti sospette alla ex fabbrica tessile “Marlane” di Praia a Mare che si era concluso con l’assoluzione, dopo tre gradi di giudizio, di tutti gli imputati da tutti i reati.
La Corte ha rigettato la richiesta di risarcimento avanzata dal Comune di Tortora e dichiarato estinto il procedimento civile.
Le richieste dell’Ente ammontavano a circa 20 milioni di euro ed erano state avanzate nei confronti di Manifatture Lane Gaetano Marzotto & Figli Spa, proprietaria all’epoca dei fatti contestati in fase penale dell’ex fabbrica tessile, di alcuni dirigenti del gruppo industriale e di quadri locali operativi in Calabria, oltre che di Eni, citata nel procedimento penale come responsabile civile.
Il processo penale vedeva gli imputati accusati a vario titolo di omicidio colposo plurimo aggravato, lesione colpose aggravate, disastro ambientale aggravato e rimozione o omissione aggravata di cautele antinfortunistiche in riferimento alle malattie contratte da ex operai dello stabilimento tessile praiese, alcuni poi deceduti, e all’inquinamento dell’area circostante come conseguenze delle lavorazioni svolte in fabbrica.