E’ stato sequestrato il depuratore comunale di Fuscaldo, in provincia di Cosenza.
Nell’ambito di un’operazione congiunta condotta dalla Capitaneria di Porto, dai carabinieri della locale stazione e dalla polizia giudiziaria, sotto il coordinamento della Procura di Paola guidata da Domenico Fiordalisi sono stati riscontrati scarichi fuori controllo con liquami finiti direttamente in mare.
La regione Calabria ha effettuato controlli su 16 impianti e l’unico a presentare gravi criticità strutturali e ambientali è proprio quello del comune di Fuscaldo.
Indagati per inquinamento ambientale due dipendenti della società che gestisce l’impianto, con sede legale a Siracusa.
NOTA DELL’ASSOCIAZIONE MARE PULITO
Il sequestro dell’impianto, gestito da una ditta di Siracusa, è scattato dopo un’indagine della Regione Calabria su 16 depuratori.
Liquami sversati direttamente nel mare, LIVELLI DI INQUINAMENTO 13 VOLTE SOPRA LA NORMA e un ecosistema in pericolo!
Quanto emerso è agghiacciante!
Nel depuratore MANCAVA IL SISTEMA DI GRIGLIATURA, indispensabile per filtrare i rifiuti solidi, risultava FUORI USO IL SISTEMA DI DISOLEATURA, necessario per rimuovere sostanze oleose e, gravissimo, vi era un BUCO NELLA CONDUTTURA che permetteva ai liquami non trattati di confluire direttamente nel torrente Maddalena che fluisce nel mare.
Due dipendenti della ditta sono già indagati per inquinamento ambientale, ai sensi dell’art. 452-bis del Codice Penale
Scenario drammatico: vasche piene di melma, zero manutenzione, sistemi tecnologici obsoleti o del tutto assenti
L’impianto era, sostanzialmente, una macchina rotta che ha continuato a funzionare NEL SILENZIO GENERALE!
Come associazione, che denuncia da anni anche su Fuscaldo, ci chiediamo: “Possibile che questi controlli si facciano in piena estate? Che nessuno sapeva o vedeva? Dove sono i Comuni in tutto questo quando i cittadini gridano al mare sporco? Si è indagato? Possibile che non si sia mai controllato prima o preteso chiarimenti dalla ditta che gestiva il depuratore?”