Cetraro, il Sindaco Aieta contro l’inciviltà: “Offesa una città bellissima, ma non mollo”

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Un discorso fuori dagli schemi, diretto e vibrante, quello pronunciato dal Sindaco Giuseppe Aieta in occasione dell’accensione della lampada votiva a San Benedetto Abate, patrono della città. Nella chiesa gremita e silenziosa, il primo cittadino ha colto l’occasione della cerimonia religiosa – che ha visto protagonista l’amministrazione comunale con l’offerta dell’olio – per rivolgersi con forza alla cittadinanza e denunciare il crescente degrado del senso civico.

Sono disperato per quello che vedo ogni giorno – ha dichiarato Aieta visibilmente emozionato – “Pochi offendono la città di tutti, e in me troveranno un nemico determinato”. Il suo intervento, accolto da applausi convinti, si è trasformato in una vera e propria chiamata alla responsabilità collettiva, invocando San Benedetto come esempio di disciplina e ordine.

«Ogni amministrazione fallisce se i cittadini non rispettano le regole. La nostra missione è ricostruire il senso civico», ha sottolineato. Poi l’invito ai presenti: «Diventate sentinelle della bellezza», in una città che – ha ricordato – ha un patrimonio meraviglioso ma troppo spesso deturpato da comportamenti incivili.

Aieta ha rivendicato l’impegno della sua giunta, impegnata “14 ore al giorno” per restituire decoro, rispetto e sicurezza alla comunità, ma ha anche ammesso che il lavoro amministrativo non basta senza una cittadinanza consapevole dei propri doveri.

Nel suo discorso, ha definito la “Regola” di San Benedetto come fonte d’ispirazione per ritrovare equilibrio tra diritti e doveri. E, con toni appassionati e determinati, ha lanciato un messaggio conclusivo che suona come una promessa:
«Non farò passi indietro. Di questo parlerò ogni volta che mi sarà concesso. È questa la vera missione che ci attende. Sono certo del vostro sostegno».

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