Santa Maria del Cedro. Il gruppo di minoranza “Insieme per il futuro” interviene sul rendiconto 2024

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A Santa Maria del Cedro il gruppo di minoranza “Insieme per il futuro” guidato da Biagio Farace evidenzia l’operato della giunta comunale costretta riesaminare il Rendiconto 2024 dopo il ricorso presentato dai Consiglieri di minoranza.

“Insieme per il futuro” chiede piena regolarità nel nuovo deposito dei documenti, con il rispetto dei 20 giorni previsti dalla legge.

LA NOTA INTEGRALE

“La minoranza “Insieme per il Futuro” continua a segnare punti, Vetere cade sul Rendiconto e rischia lo scioglimento”

La Giunta Vetere, al potere da 16 anni, dimostra ancora una volta di non conoscere la normativa che regola l’amministrazione pubblica, inciampando sull’atto più importante: il Rendiconto della Gestione 2024.

Con la Delibera di Giunta n. 88 dell’08/07/2025, l’Amministrazione è stata costretta a riesaminare la precedente approvazione del Rendiconto, ammettendo di aver violato l’art. 227 del TUEL, che impone un termine minimo di 20 giorni per la consultazione dei documenti da parte dei consiglieri. Un errore gravissimo, figlio di una gestione approssimativa e soprattutto della mancata osservanza delle norme.

I consiglieri comunali di minoranza hanno diritto di accedere agli atti e documenti del Comune per l’espletamento del loro mandato; l’accesso è funzionale al controllo dell’operato dell’amministrazione e alla tutela degli interessi pubblici. Peccato che quello che negli altri enti è un diritto pacificamente riconosciuto e rispettato, nel nostro diventa un elemosinare atti e documenti che puntualmente sono messi a disposizione in modo incompleto o estremamente in ritardo.

E anche nel caso dell’approvazione del Rendiconto della Gestione 2024, uno degli atti amministrativi più importanti dell’Ente, alla Minoranza sono stati forniti documenti incompleti e in tempi talmente vicini alla data del Consiglio che non ne consentivano un attento esame ed analisi, e soprattutto senza alcun rispetto della normativa.

Già il 29 aprile 2025, i consiglieri di opposizione avevano contestato la seduta del Consiglio Comunale, denunciando:

  • Documentazione trasmessa in ritardo (alle 17:49 invece che entro le 14:00);
  • Atti incompleti, che impedivano un esame consapevole;
  • Violazione dei 20 giorni previsti dalla legge, con un preavviso ridotto a soli 4 giorni (come previsto dallo Statuto comunale, in palese contrasto con il TUEL).

Ora, la Giunta Vetere è costretta a correre ai ripari, riaprendo l’iter per evitare l’annullamento del Rendiconto da parte del TAR Calabria, dopo il ricorso presentato dai consiglieri di opposizione.

Rischio scioglimento

L’approvazione del Rendiconto è un atto fondamentale per la trasparenza e la legittimità di un Comune. Errori così gravi, uniti alla mancata osservanza dei termini di legge, potrebbero portare a procedure di scioglimento per gravi irregolarità, come previsto dall’art. 141 del TUEL.

4 “scappati di casa” o 4 professionisti?

Mentre la maggioranza continua a inciampare sulle norme, i consiglieri di opposizione dimostrano ancora una volta di essere preparati, competenti e attenti al rispetto delle regole. Quelli che qualcuno definisce “4 scappati di casa” si rivelano, invece, 4 amministratori seri, che conoscono la legge e la fanno rispettare.

Cosa chiediamo

  1. Piena regolarità nel nuovo deposito dei documenti, con il rispetto dei 20 giorni previsti dalla legge.
  2. Massima trasparenza nella gestione del Rendiconto, con atti completi e tempistiche chiare.
  3. Assunzione di responsabilità da parte della Giunta Vetere, che non può più nascondersi dietro a scuse o cavilli regolamentari.

La politica si fa con competenza, non con l’arroganza del potere e soprattutto rispettando tutte le forze politiche, un rispetto istituzionale che non dovrebbe mai mancare e che caratterizza ogni Democrazia (anche se questo termine sappiamo che ad alcuni proprio non piace)

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