Il gruppo di minoranza di Santa Maria del Cedro “Insieme per il futuro” condanna l’utilizzo di espressioni quali “Ve la farò vedere nera”, “la festa è finita”, “dal primo luglio sarà guerra” utilizzate dal sindaco Ugo Vetere nei confronti di chi non rispetta le regole per il conferimento dei rifiuti o non rispetta le aree di parcheggio.
“È terrificante che un Sindaco arrivi a dire questo – scrive il capogruppo di minoranza Biagio Farace che conclude: Ricordiamo al Sindaco che per poter arrivare a essere come Maratea non basta fare un paio di parcheggi e un anfiteatro che va sott’acqua quando piove.
Ci vogliono servizi, attrazioni turistiche, lungimiranza e soprattutto amore verso la propria comunità”.
LA NOTA INTEGRALE
“Santa Maria del Cedro: dal primo luglio la guerra del Sindaco Vetere contro cittadini, imprenditori e turisti”
Nella diretta del 19 giugno il Sindaco Vetere ha usato parole dure, decise. Voi penserete che la guerra sia nei confronti di delinquenti, della brutta gente, di persone che fanno del male alla società.
E invece no. La guerra è verso i cittadini, quelli che lavorano, che producono, che portano soldi e pagano le tasse. Per loro “la festa è finita”.
La diretta è stata una sequela di minacce.
La prima riguarda i rifiuti nei parchi.
Che la raccolta differenziata sia un dovere del cittadino è praticamente una verità universalmente conosciuta. Minacciare di togliere un servizio, non lo è per niente.
Nel nostro territorio il turismo è composto per la maggior parte da famiglie che hanno acquistato la casa e che ritornano ogni anno, popolando (o sovrappopolando) le nostre strade e il nostro mare. Per le attività commerciali, di ristorazione rappresentano la maggior parte dell’introito dell’intero anno.
In sedici anni il nostro Sindaco non si è mai adoperato per invertire questa tendenza. Questi turisti/residenti gli hanno fatto molto comodo. Adesso sono diventati brutti, cattivi e sporchi. L’amministrazione minaccia multe salatissime, con metodi da far west, tanto per inibire ancora un po’ i guadagni della gente che con i mesi estivi ci vive un intero anno.
Sorge, però, un dubbio. Come mai solo ora questo accanimento? Quanti soldi dovranno uscire da queste multe che andranno a rimpinguare le casse di un Comune, che non sembra essere proprio messo bene? Insomma, si batte cassa a discapito di turisti e cittadini. Perché non occuparsi, invece, dell’isola ecologica ormai al collasso per la quantità di rifiuti?
Non solo, in una nota di qualche giorno fa, il Sindaco e la Giunta lamentavano una cattiva gestione da parte della Municipalizzata proprio sulla raccolta dei rifiuti. Nella diretta di ieri sembrava, invece, che la Municipalizzata fosse praticamente insostituibile. O il Sindaco soffre di amnesia o anche qui la questione è davvero poco chiara.
Sarebbe il caso, magari di pagare i dipendenti della società, visto che i sindacati sono in rivolta per gli stipendi non percepiti. Il lavoro va pagato, non si possono tenere all’asciutto intere famiglie. La cattiva gestione del Sindaco non la devono pagare gli operai che compiono ogni giorno il loro dovere.
Andiamo avanti. Al Sindaco non piacciono le persone che giocano a carte, ci pare evidente. A detta sua le persone si “sollazzano” fregandosene delle regole. Innanzitutto, in un paese libero, ogni cittadino, se non viola la legge, può fare esattamente ciò che vuole, compreso giocare a carte, prendere un caffè, trascorrere il tempo a chiacchierare con conoscenti e amici e non sarà il Sindaco a dover giudicare le attività delle persone.
È terribile dire che “la comunità non sia cresciuta da un punto di vista culturale e della partecipazione”. Non solo al Sindaco non piace come la gente si diverte, ma vuole anche imporci come dobbiamo reagire alle sue proposte. Insomma, Dio ci ha dato il libero arbitrio, Ugo Vetere no!
Dobbiamo sommessamente ringraziare con un “come è umano lei”, facendo la riverenza, perché lui ci vuole dei piccoli bambini ubbidienti e riconoscenti, anche se riceviamo continuamente insulti e questa diretta ne è un esempio.
La questione parcheggio è controversa, perché impedire di parcheggiare di fronte alle attività commerciali, anche solo per pochi minuti è un danno all’economia. E vi spieghiamo perché.
È evidente che se voglio andare in pizzeria, posso anche posizionare la mia auto più lontano e raggiungere a piedi il locale, ma è anche vero che saranno avvantaggiate tutte quelle pizzerie che hanno il parcheggio più vicino.
Se ho bambini piccoli, preferirò percorrere meno strada, magari con meno pericoli. Non solo. Ci sono attività, come i bar, ad esempio, che hanno una clientela che si ferma anche solo per pochi minuti, per un caffè, una brioche o per comprare le sigarette. Ovvio è che se devo parcheggiare molto distante per pochi minuti, non mi converrà più e, semplicemente, andrò da un’altra parte.
Per i residenti, poi, pagare un parcheggio €48 all’anno per Vetere non è un problema. Forse non sarà un problema per lui, che guadagna circa € 4000 al mese come Sindaco, ma per una famiglia con figli può essere una spesa anche quella, da aggiungere a tutte le altre.
Ma quello che non funziona nelle parole del Sindaco sono i toni violenti utilizzati. “Ve la farò vedere nera”, “la festa è finita”, “dal primo luglio sarà guerra”. Può un Sindaco rivolgersi così ai suoi cittadini? Può per tutta la durata della diretta indicare persone e minacciarle di farla pagare loro? Ma che equilibrio ha una persona così?
Vorremmo ricordare al Sindaco che non saranno le opere realizzate con i soldi del PNRR a portare ricchezza al territorio. Anzi, quelle sono opere che nel corso degli anni dovranno essere mantenute dai cittadini con continua manutenzione e lavoro a suon di tasse.
Quello che mantiene il territorio è il lavoro di tutti quegli imprenditori che ogni santo giorno si assumono rischi, danno da mangiare a diverse famiglie, portano avanti con fatica le loro attività. È a quelle persone che dobbiamo il nostro più completo appoggio. Chi rischia il proprio capitale, chi si mette in gioco, chi paga le tasse, dovrebbe essere portato in palmo di mano, non si dovrebbe fare loro la guerra.
Ma, si sa, il nostro caro Sindaco non ha mezzi termini. A lui non importa realmente dei propri cittadini. Quello che gli preme è balzare agli onori della cronaca come il novello De Luca, farci sapere che ha sentito Occhiuto e gli ha confermato il suo amore incondizionato come la più devota delle fidanzate, gli preme ricordarci costantemente che è l’uomo delle opere.
E nel farlo, fa la guerra a tutte quelle persone che tengono in piedi il tessuto sociale ed economico del nostro Comune, fa la guerra agli imprenditori, che in un territorio difficile come il nostro dovrebbero essere supportati, aiutati, sostenuti, non spaventati.
Qui non si tratta di seguire le regole. Qui si tratta di una guerra dichiarata nei confronti delle attività commerciali e ricettive.
Spieghiamo un’altra cosa al Sindaco Vetere, che lamenta che le associazioni o gli operatori turistici non hanno presentato proposte per gli eventi estivi.
Gli operatori turistici spendono già migliaia di euro per garantire animazione ed eventi ai propri clienti e li spendono di tasca propria, sottraendoli ai già esigui guadagni della stagione.
Le associazioni hanno provato a fare del loro meglio in più di un’occasione, ma sono state da lui stesso denigrate, attaccate, ridicolizzate, in diverse dirette e riunioni. Poverini, l’assessore al turismo e la giunta hanno fatto da soli! Incredibile, tenuto conto che neanche una parola di ringraziamento è stata spesa per chi ha davvero lavorato per la riuscita della scorsa stagione estiva.
E poi, Vetere e la sua giunta non hanno la più pallida idea di come si faccia un calendario eventi, visto il flop di alcune serate che evidentemente non piacciono né ai cittadini né a quei pochissimi turisti che ci raggiungono all’inizio dell’estate. Magari ricordiamo a Vetere che Scalea ha realizzato una stagione eventi lo scorso anno di tutto rispetto, per tutti i gusti e tutte le età, visto che adesso la osanna come esempio da seguire e lodare.
La questione più grave, però, deve ancora arrivare.
“Non mi mettete nelle condizioni di intervenire in situazioni poco piacevoli”, “non mi tirate dalla giacchetta: io so tutto di tutti, compreso se un immobile adibito ad attività è regolare, se l’attività di pizzeria è regolare, se una situazione è normale o non è normale”.
Vetere minaccia le attività. Vetere sa, vi può nuocere in qualsiasi momento. Quindi non dovete mettergli il bastone fra le ruote se non volete ritrovarvi domani in mezzo alla strada. Queste parole sono gravissime. Se un Sindaco è conoscenza che la legge è stata infranta DEVE intervenire a prescindere, non può tenere l’informazione per sé e usarla quando vuole reprimere il consenso.
È terrificante che un Sindaco arrivi a dire questo. Certo che la gente sta zitta. Ha paura. Ha paura domani di trovarsi in mezzo a una strada, ha paura che i sacrifici di una vita vengano distrutti da un uomo che non ha alcuno scrupolo, che si permette di dire in una diretta che può nuocere ai propri concittadini in un attimo. Se non è dittatura questa, che cosa lo è? Perché non aiutare quelle attività a sistemarsi, perché non offrire un servizio?
Inoltre, il Sindaco e la sua Giunta che non hanno la minima idea su come accertare e combattere l’evasione dell’imposta di soggiorno sugli affitti brevi non dichiarati. Affidano alla CONNECT SOLUTIONS di Paola, un servizio chiamato “Sportello Help Desk”per supportare gli uffici nella gestione nell’attività informativa riservata ai gestori di attività ricettive, della durata di 3 mesi al modico costo di 2.700 euro.
La verità è che non è in grado di tenere sotto controllo il suo stesso territorio (o non ha la volontà di farlo in prima persona) se non con le minacce, e fa spendere ai cittadini ulteriori soldi per pagare un servizio extra e inutile.
Ma non pago, il Sindaco Vetere, ha fatto pubblicare un articolo nel quale ha annunciato il suo piano straordinario per combattere il degrado urbano, la sosta selvaggia, l’evasione e l’inciviltà. Cose che non esistevano poco meno di un anno fa prima della sua rielezione. La domanda nasce spontanea di chi è la colpa?
E poi lui che dice di preoccuparsi dei suoi cittadini nulla dice sulle antenne 5G comparse sul territorio di Santa Maria del Cedro. Ma la domanda a questo punto pubblicamente la facciamo noi. Il sindaco Vetere ci dica se queste antenne sono a norma e soprattutto se ha accertato che non pregiudicano la salute pubblica?
Ricordiamo al Sindaco, infine, che Santa Maria del Cedro non viene annoverata fra le città turistiche neanche adesso. Ricordiamo al Sindaco che per poter arrivare a essere come Maratea non basta fare un paio di parcheggi e un anfiteatro che va sott’acqua quando piove. Ci vogliono servizi, attrazioni turistiche, lungimiranza e soprattutto amore verso la propria comunità e non solo verso sé stesso.